Con un’innegabile opera, e con l’impegno di rafforzare la difesa della Patria e di contribuire allo sviluppo economico del paese, l’Esercito Giovanile del Lavoro (EJT) ha celebrato, ieri 3 agosto, 50 anni dalla fondazione realizzata dal Rivoluzione Cubana, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.
In questa istituzione militare, risultato della fusione della Colonna Giovanile del Centenario e delle unità militari agricole, i soldati del EJT, una vera scuola formatrice di valori compiono il sacro dovere della difesa della Patria come parte del loro periodo nel Servizio Militare Attivo.
Ma li abbiamo visti anche con le loro caratteristiche camicie marroni nei più diversi luoghi della nostra geografia nazionale: nel fomento dello sviluppo delle montagne cubane nel Plan Turquino-Manatí, nell’esecuzione di impegni produttivi dell’economia nazionale, nella costruzione di opere dentro e fuori dal paese nella riparazione e nella manutenzione delle ferrovie e in altre non meno importanti missioni per la nazione come la lotta contro le pericolose zanzare Aedes Aegypti.
Giustamente alcuni chiamano i membri del EJT «i giovani più produttivi di Cuba».
Non è una formula segreta che il forte sistema di lavoro nel EJT, la sua organizzazione, esigenza e disciplina hanno aiutato a forgiare la volontà, il carattere e le convinzioni rivoluzionarie di migliaia di giovani cubani per mezzo secolo.
Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz ha valutato come nessun altro lo sforzo di questi ragazzi e ha detto che si distinguono per la loro laboriosità e che, con il loro significativo apporto al paese, hanno conquistato l’ammirazione, la fiducia e il rispetto del popolo.
Il EJT, anche nelle più avverse situazioni nell’isola come quelle che viviamo nell’attualità e di fronte ad ogni ostacolo, ha reso realtà la convinzione di Raúl che «Sì si può!».
Questo è un esercito, con tuti i suoi attributi militari, che ha scritto insigni pagine d’internazionalismo proletario in diversi paesi.
Nella patria di Agostinho Neto, il EJT, oltre a partecipare ai combattimenti fomentò significative opere per lo sviluppo economico e sociale di questa nazione dell’Africa australe, decisive per il successivo finale del conflitto, come la costruzione di aerodromi militari, d’infrastrutture indispensabili per conquistare la superiorità aerea e protegger l’offensiva terrestre cubana.
Sia nella difesa che nella produzione il EJT ha reso realtà l’orientamento di Raúl che «produrremo alimenti, preserveremo le conquiste principali della Rivoluzione e continueremo ad avanzare senza tralasciare nemmeno per un attimo la difesa». (GM/Granma Int.)
